Nella fase più complessa dell’assistenza alle persone non autosufficienti, che coincide sempre più con una età molto avanzata, a sostegno delle famiglie intervengono le RSA. Un sistema caratterizzato dai costi molto elevati delle rette. L’assenza di una legge nazionale sulla non autosufficienza comporta una fragilità del sistema di cura. Per questo, regione Lombardia, con Anci, gestori delle RSA e Organizzazioni sindacali dei pensionati ( Cgil, Cisl e Uil), hanno aperto un tavolo di confronto per far emergere le problematicità e proporre delle soluzioni. In quest’ottica, è stata introdotta la misura del voucher a sostegno delle persone che hanno famigliari ricoverati in classe sosia 1 e 2 e Alzheimer. L’uso del voucher permette, dopo tanto tempo, di iniziare un percorso di abbattimento delle rette a carico delle famiglie. La misura non va intesa come semplice intervento estemporaneo, ma anzi deve essere consolidata ed estesa progressivamente a tutti gli utenti delle RSA. Altro filone di intervento su cui sollecitano un intervento le associazioni è quello che riguarda la creazione di una filiera di cure intermedie a livello sanitario per venire in soccorso delle situazioni in cui l’anziano, dimesso dall’ospedale, non gestibile in famiglia, viene impropriamente trasferito in Rsa, a totale carico dei congiunti.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)