Abu Shadi, 65 anni, divorziato, professore a Nazareth, prepara il matrimonio di sua figlia. Shadi, suo figlio, architetto a Roma da anni, rientra qualche giorno per aiutarlo a distribuire a mano, uno per uno, gli inviti del matrimonio come vuole la tradizione palestinese del "wajib". Tra una visita e l'altra, le vecchie tensioni tra padre e figlio ritornano a galla in una sfida costante tra due diverse visioni della vita. Abu Shadi (Mohammad Bakri) e Shadi (Saleh Bakri), padre e figlio anche nella vita e per la prima volta insieme al cinema ci guidano, a bordo della loro vecchia Volvo, in un road movie urbano tra lo spazio di una città ferita e il tempo di una famiglia distrutta. Nazareth è la terza protagonista di cui la regista e poetessa Annemarie Jacir mette in evidenza le eterne contraddizioni. La più grande città della Palestina storica, oggi Stato d'Israele, Nazareth è pietrificata dall'occupazione israeliana in cui tensioni permanenti infiammano la popolazione, musulmana al 60% e cristiana al 40%. È dunque quella minorità di "palestinesi invisibili", come vengono chiamati i palestinesi cristiani che accettano di vivere con diritti limitati pur di restare nel loro Paese, che la regista vuole raccontare. Una città-ghetto agli occhi di molti, "una città di sopravvissuti" agli occhi di Annemarie Jacir.
(Fonte: https://www.mymovies.it/film/2017/wajib/)