Nelle società sfidate dalla crisi del welfare pubblico, il welfare aziendale si configura come strumento di "ingegneria organizzativa" e di innovazione sociale. I vantaggi per l’impresa(benefici fiscali, rafforzamento del legame con i lavoratori, aumento della produttività) e i vantaggi per i lavoratori (soddisfacimento di bisogni essenziali e maggiore benessere organizzativo) viaggiano di pari passo trasformandosi in un nuovo patto di fiducia tra azienda e persona. Gli incentivi premiano le aziende che sottoscrivono accordi per aumentare la produttività e si è ampliato il paniere di servizi che possono rientrare all’interno del welfare defiscalizzato. L’estensione del welfare contrattato alle piccole e medie imprese resta un nodo da sciogliere; c’è un accordo quadro inter-confederale del 2016; ma c’è ancora molto da fare per garantire uniformità di applicazione sul territorio. Ecco che il welfare da "carrello della spesa" si configura sempre più come opportunità per "ridisegnare" il luogo di lavoro del futuro e creare opportunità di maggiore partecipazione dei lavoratori.
(Fonte: www.este.it)