Maurizio Ferrera, professore ordinario presso l'Università degli Studi di Milano, in una intervista al Redattore Sociale, individua 5 obiettivi da raggiungere in tema di welfare per il futuro:
- Inclusione. Occorre fare passi avanti su questo punto cruciale per correggere i livelli di povertà ed esclusione sociale ancora altissimi e dare maggiori chance a tutti;
- Servizi e conciliazione. Pensare più servizi alle famiglie, alle donne, ai genitori, agli anziani perché l’occupazione femminile in Italia è ancora molto bassa. Fra gli strumenti citati: i tempi di lavoro, l’organizzazione del lavoro, i congedi. Ma soprattutto occorre rafforzare servizi come gli asili, il tempo pieno a scuola, i servizi di cura per le persone non autosufficienti;
- Competenze e formazione. Costruire percorsi di formazione permanente di chi è già occupato, servizi o iniziative di facilitazione della transizione scuola-lavoro, di miglioramento dell’alternanza nelle scuole secondarie e avvicinare il sistema educativo e formativo al mercato del lavoro;
- Contributi sociali. Guardare il welfare, di solito incentrato sul versante dell’uscita, anche su quello dell’entrata; non solo per renderlo sostenibile sul lungo periodo, ma è anche per redistribuire le risorse;
- Invecchiamento attivo. Mettere in campo un insieme di politiche (servizi e incentivi monetari) per una transizione morbida dal lavoro alla pensione. Pensare alla pensione, non come un periodo di inattività, ma come a una fase in cui si possa rimanere attivi e ricevere un reddito da attività (non da lavoro) per integrare la pensione e continuare a mettere a frutto le proprie competenze.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)