Il Rapporto Censis- RBM, dedicato quest’anno al tema del diritto alla salute ed alla spesa privata in sanità, è stato presentato al Welfare Day. Evidenzia che, nel 2017, due italiani su tre (circa 44 mln di persone) hanno dovuto affrontare spese sanitarie di tasca propria per l’acquisto di servizi e prestazioni mediche. In totale hanno speso circa 40 mld dei quali poco meno del 14,5% ( solo 5,8 mld) sono stati “intermediati” da Forme Sanitarie Integrative. La spesa sanitaria privata coinvolge anche le fasce di reddito più basse: per il 32% ha riguardato i cittadini con redditi annui compresi tra 35.000 e 60.000 euro; per il 17,58% i redditi compresi tra i 15.000 ed i 35.000 euro e, per il 6,43%, i redditi inferiori a 15.000 euro. La spesa sanitaria privata incide per il 6,8 % sul reddito degli over 60. Sono proprio i più anziani e i soggetti con fragilità sanitaria ad essere esposti a rischi di impoverimento. Il 58% delle cure acquistate privatamente, infatti, riguarda i cronici, il 15% le persone con patologie acute, per oltre il 12% i non autosufficienti/inabili. Più che doppio, rispetto al resto dei cittadini, il costo medio pro capite sostenuto dagli anziani (€ 1.356,23 annui) per la sanità.
(Fonte: www.sanita24.ilsole24ore.com)