(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Welfare famigliare, i maggiori “dispensatori di cure” sono ancora i nonni

www.stamptoscana.it, 23-11-2017

Welfare famigliare, i maggiori “dispensatori di cure” sono ancora i nonni

Dalla ricerca UP Umanapersone –Ipsos “I bisogni di welfare delle famiglie con necessità di cura conclamate”, presentata a Firenze il 21 novembre scorso, emerge che i nonni sono i principali dispensatori di “cure”, (caregiver) in famiglia, sia nel quotidiano che nelle emergenze.
Tre i target di famiglie toscane presi in esame dai ricercatori: famiglie con bambini da 0 a 10 anni, famiglie con anziani non completamente autosufficienti, famiglie con disabili (205 le interviste effettuate nel settembre 2017). Le famiglie con bambini da 0 a 10 anni indicano i nonni come principali caregiver per la gestione dei figli (77%), seguiti dalla baby sitter (19%). Le famiglie con anziani parzialmente autosufficienti o con disabili cercano supporto e orientamento per lo più attraverso le strutture tradizionali: medico di base(anziani 74%; disabili 64%), Asl (anziani 45%; disabili 66%), ospedale (anziani 39%; disabili 56%), assistente sociale (anziani 6%; disabili 24%), Comune (anziani 2%; disabili 10%), ma anche amici e parenti (anziani 27%; disabili 23%). I soggetti del Terzo Settore sono citati solo da una minoranza (anziani 5%; disabili 9%). La valutazione sul supporto ricevuto è complessivamente soddisfacente (anziani 90%; disabili 87%) ed emerge interesse per un orientamento rispetto al progredire della malattia del familiare (anziani 62%; disabili 72%). La quasi totalità delle famiglie con anziani non autosufficienti (89%) o con disabili (94%) riceve un supporto economico di diversa natura: nelle famiglie con anziani il 54% non è del tutto soddisfatto. Oltre due famiglie su cinque si avvalgono di una badante (43%); tra queste il 26% in modo continuativo. Tra i canali di ricerca di una badante prevalgono reti informali: parenti, conoscenti, persone nella stessa situazione (84%) seguiti da Terzo settore (14%), Asl (11%), medico curante (7%), servizi di incontro domanda/offerta (7%). Complessivamente la ricerca di una badante risulta abbastanza facile (71%), sebbene emerga qualche difficoltà per circa una famiglia su tre. L’interesse per un servizio di disbrigo pratiche badanti, segmenta il campione esattamente a metà: il 50% lo ritiene utile e l’altra metà no.

(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

Approfondimenti on line
TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-11-23
Numero
Fontewww.stamptoscana.it
Approfondimenti Onlinewww.stamptoscana.it/articolo/societa/welfare-delle-famiglie-i-pilastri-sono-ancora-i-nonni
Subtitolo in stampawww.stamptoscana.it, 23-11-2017
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
Volume
Approfondimenti
Approfondimenti on line
Parole chiave: Assistente familiare, badante Caregiver caregiving Famiglia Ricerca