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Welfare. In Emilia-Romagna oltre un milione di anziani, 565mila con più di 75 anni

www.regioni.it, 22-09-2017

In Emilia-Romagna sono oltre 1 milione gli anziani residenti (23,4% della popolazione), di cui più di 565 mila gli ultra 75enni (12,7%); questi ultimi, secondo le previsioni attuali, nel 2035 supereranno i 625 mila. È il quadro demografico in cui si collocano le politiche della Regione per sostenere la partecipazione attiva di questi cittadini alla vita della comunità, favorire le opportunità di aggregazione e di scambi intergenerazionali, promuovere stili di vita sani e ricchi di relazioni. Gli strumenti messi in campo dal nuovo  Piano socio-sanitario della RegioneE milia-Romagna  saranno illustrati oggi,a Pavullo (Modena) dal Presidente della regione al convegno “Comunità e benessere dei cittadini fragili: un difficile equilibrio tra complessità e sostenibilità”. Sul piano dell’assistenza, c’è il Fondo regionale per la non autosufficienza, con oltre 471 milioni di euro investiti nel 2016. Sostiene lo sviluppo della rete di servizi socio-sanitari, residenziali e semiresidenziali e la realizzazione di interventi di natura assistenziale ed economica per il mantenimento al domicilio degli anziani non autosufficienti. L’Emilia-Romagna, inoltre, è anche una delle pochissime Regioni ad avere avviato,  dal 1999, un Progetto demenze. Le Case della Salute sono punto di riferimento per l’accesso alle cure primarie, gestione delle patologie croniche e percorsi diagnostici che non necessitano di ricorso all’ ospedale. C’è inoltre il progetto di telemedicina per monitorare a domicilio, in caso di patologie gravi, i parametri vitali di chi risiede in zone disagiate o periferiche.

(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2017-09-22
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Fontewww.regioni.it
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Subtitolo in stampawww.regioni.it, 22-09-2017
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
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Approfondimenti
Parole chiave: Politiche riferite alla popolazione anziana Rete dei servizi, integrazione Servizi assistenziali Servizi sanitari Welfare locale