L’ Organizzazione mondiale della sanità definisce la medicina di genere lo studio dell’influenza delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Si inserisce in questo contesto il progetto 'Ospedale della donna' di Regione Lombardia insieme all'Asst Fatebenefratelli Sacco e alla Fondazione Onda hanno presentato il 2 dicembre a Milano.
Sarà realizzato all'interno del presidio ospedaliero Macedonio Melloni come modello organizzativo, prima esperienza in territorio nazionale, dedicato interamente alla donna, attraverso l’introduzione di percorsi specifici per le varie fasi della vita: sviluppo (11-18 anni); età fertile e riproduzione (19-50 anni); menopausa (45/50 – 65 anni); senescenza (oltre i 65 anni). Obiettivo della nuova struttura prima dedicata solo all'ostetricia e alla ginecologia è quello di prendere in carico gli ambiti fisiologici della salute femminile, le patologie più frequenti e le necessità clinico assistenziali delle donne nelle varie fasi della loro vita, riservando attenzione anche alla salute delle lavoratrici.
La medicina di genere trova nel Presidio Ospedaliero Macedonio Melloni, il primo ospedale italiano rosa, concreta applicazione dei 'bollini rosa', il riconoscimento di Onda agli ospedali attenti alla prevenzione, diagnosi e cura delle malattie femminili. Questa realtà all’avanguardia si ispira al Brigham and Women Hospital di Boston” e l'auspicio dei suoi promotori è che possa diventare una esperienza diffusa anche in Italia.
In campo internazionale vi sono esempi consolidati di politiche sanitarie orientate alla valorizzazione della Medicina di genere ma bisogna sottolineare che, in Europa, l'Italia è l'unico paese della Comunità Europea che ha promulgato una specifica legge in materia ( promulgata il 15/02/2018) .
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)