I giudizi degli italiani sui servizi di welfare sono prevalentemente negativi. E’ quanto emerge dalla ricerca Ipsos “Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali”. La sanità è il settore del welfare considerato più importante e su cui i cittadini si aspettano un investimento da parte dello Stato. Diffusa è la consapevolezza che il sistema sanitario andrà incontro a difficoltà crescenti per l’invecchiamento della popolazione e per le limitate risorse economiche pubbliche. L’indagine mostra che il 61% della popolazione ( con punte del 75% nel Centro Italia) giudica in modo pessimo o scarso i servizi di welfare. Gli italiani percepiscono la necessità di riformare il sistema di welfare ma le opinioni divergono sul come: il 48% ritiene che i servizi debbano essere sempre garantiti a tutte le fasce di reddito, mentre il 32% vorrebbe servizi più efficienti e con più libertà di scelta, anche a costo di pagarli. Quasi tutti ( l’80% degli italiani ) sono d’accordo sull’esigenza di rendere sostenibile il sistema sanitario di assistenza gratuita o a costi bassi eliminando gli sprechi e i costi eccessivi della politica. Le preoccupazioni personali per il futuro riguardano soprattutto una possibile condizione di malattia o non autosufficienza (46%), l’inadeguatezza della pensione (36%), la difficoltà far fronte alle spese (30%) e la mancanza di una prospettiva lavorativa (29%). Nonostante la consapevolezza diffusa della crisi del sistema di welfare, c’è una bassa partecipazione e informazione al riguardo. Ben l’86% degli intervistati ha dichiarato di non essersi posto il problema di come affrontare in termini economici una possibile situazione di disabilità in vecchiaia.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)