Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention dal 2017 al 2018, quasi il 40% degli adulti di età pari o superiore a 60 anni assume integratori multivitaminici o minerali. Uno studio del 2020 pubblicato sulla rivista BMJ Open ha scoperto che le persone che hanno assunto questi prodotti da banco - che contengono tutte o la maggior parte delle vitamine e dei minerali riconosciuti - hanno riportato un migliore benessere generale. Ma la maggior parte delle ricerche non lo conferma. Gli articoli pubblicati nel 2013 negli Annals of Internal Medicine che hanno esaminato l'uso di multivitaminici tra decine di migliaia di persone hanno scoperto che non riducevano il rischio di malattie cardiache, cancro o declino cognitivo. E un editoriale del 2018 sulla rivista JAMA che ha esaminato la ricerca ha concluso che gli adulti sani di età pari o superiore a 50 anni non hanno di fatto alcun bisogno di un multivitaminico.

"Quando metti alla prova i multivitaminici, la ricerca mostra che non c'è alcun beneficio e, al contrario, potrebbe anche esserci qualche possibilità di danno", afferma Edgar Miller, epidemiologo alla Johns Hopkins University. Gli integratori da banco non sono regolamentati dalla Food and Drug Administration come lo sono i farmaci da prescrizione. E 12 dei 27 integratori multivitaminici e minerali analizzati l'anno scorso da Consumerlab.com hanno riscontrato problemi di qualità, come avere più o meno vitamine e minerali rispetto a quanto dichiarato dalle loro etichette. Alcuni possono anche contenere agenti contaminanti.

Secondo i medici, tuttavia, possono essere utile in alcuni casi, ad esempio dopo un intervento chirurgico di bypass gastrico o per una grave malnutrizione dovuta al cancro, ma la maggior parte delle volte è meglio assumere i giusti nutrienti da una dieta equilibrata.Tuttavia, l'evidenza suggerisce che alcuni anziani possono trarre beneficio da determinati integratori a base di un solo ingrediente, come la Vitamina B12, la Vitamina D o il Ferro.