Mentre apprendiamo di più su COVID-19, è evidente che il rischio di malattie gravi aumenta con l'età.
I bambini di età inferiore ai nove anni sembrano essere esenti. Nessuno è deceduto a causa dell'infezione. Le persone di età superiore agli 80 anni e quelle con malattie croniche sono le più vulnerabili. Per gli over 80, circa il 15% di quelli infetti, morirà.
Il tasso di mortalità aumenta per gli over 50. Quelli sotto i 50 anni che sono infetti hanno un tasso di mortalità dello 0,2-0,4%, mentre per quei 50-59 anni è dell'1,3%.
Per i 60- 69enni è del 3,6%, dai 70 ai 79 anni è dell'8,0% e per quelli oltre gli 80 anni è del 14,8%.
Il tasso di mortalità per quelli senza patologie croniche è di circa l'1%, invece per quelli con malattie cardiovascolari, il tasso di mortalità è del 10,5%, per il diabete è del 7,3%. Le malattie respiratorie croniche (come l'asma e le malattie polmonari ostruttive croniche) hanno un tasso di mortalità del 6,3%, per l'ipertensione (alta pressione sanguigna) è del 6,0% e il cancro è del 5,6%.
La probabilità di avere malattie croniche aumenta notevolmente con l'età ma spiega solo in parte l'alto tasso di mortalità nelle persone anziane. Invecchiando, il nostro sistema immunitario si indebolisce. Questo ci rende più vulnerabili alle infezioni di tutti i tipi.
L'aumento del rischio di malattie gravi per i diabetici, come per l'attore Tom Hanks, può essere più facile da capire. Il diabete deprime la funzione immunitaria e rende più difficile combattere le infezioni virali. L'aumento del rischio di malattie gravi da COVID-19 nelle persone con malattie respiratorie croniche come l'asma e le malattie polmonari (noto come broncopneumopatia cronica ostruttiva o BPCO) è forse il più chiaro esempio, soprattutto se la malattia non è ben controllata.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)