“Uscire dalla segregazione, superare la marginalità, riappropriarsi della libertà è la nostra storia, è la nostra identità”.
Questo l’incipit del documento programmatico della Fish in cui vengono tracciate le direzioni dell’impegno futuro della Federazione. Le priorità, ribadite nel testo, partono dal superamento di tutte le distorsioni prodotte dal modello medico della disabilità, ancora prevalente nel senso comune, nella società, nelle professioni, nella politica.
Un modello che ha attribuito alle persone con disabilità la condizione di malati, obbligandoli a trattamenti di riabilitazione permanente, ed a segregazioni inumane. Il modello bio-psico-sociale, rilanciato dalla FISH, trasforma questa visione, mettendo in rilievo come le persone con disabilità siano prima di tutto cittadini. E come cittadini, proprio per l’esclusione sociale che hanno vissuto – e di conseguenza per essere stati per secoli “cittadini invisibili” – oggi vivono condizioni di discriminazione e di mancanza di pari opportunità.
Questo nuovo approccio rappresenta un patrimonio importante, una rinnovata carica politica, che implica una nuova visione centrata sui diritti e sulle pari opportunità, e fissa una responsabilità di rilievo per la Federazione: quella di porsi nei confronti delle istituzioni, in ogni ambito, come un interprete autorevole della strategia dei diritti umani.
(Fonte: tratto dal sito)