L’idrocefalo normoteso è una sindrome progressiva, cronica, dovuta all’aumento di dimensioni dei ventricoli cerebrali. Si caratterizza per la graduale insorgenza di disturbi della marcia, della memoria e dell’incontinenza urinaria. Rappresenta la più comune forma di demenza reversibile ed il 40% delle forme di idrocefalo nell’adulto; si sviluppa generalmente dopo i 65 anni, con una lieve prevalenza nel sesso maschile e presenta un’incidenza annua del 2% nella popolazione anziana.
Una precoce diagnosi clinica, associata ad una corretta diagnosi radiologica, è di fondamentale importanza per identificare l’idrocefalo normoteso.
La corretta identificazione del problema può garantire una netta riduzione dei disturbi motori e cognitivi nella popolazione anziana.
Si calcola che in Italia siano circa 13000 i pazienti con Idrocefalo normoteso.
Se correttamente identificati e trattati la maggior parte potrebbe tornare a camminare correttamente;
la metà circa dei pazienti potrebbe evitare un quadro di demenza;
in un terzo dei casi può essere risolta l’incontinenza urinaria.
(Fonte: tratto dal sito)