E’ stato presentato il Rapporto sulla sicurezza in Italia e in Europa, realizzato dalla società di ricerche Demos & Pi con la Fondazione Unipolis. Si è svolto nel mese di gennaio 2019 e rivela che gli anni della crisi hanno generato negli italiani un preciso sentimento: la paura. Questa è diventata uno dei tratti fondamentali del nostro tempo e il rapporto la prende in considerazione sotto tre profili:
1) insicurezza globale (del deterioramento ambientale e come richiesta di protezione). Ad essere preoccupati per l’insicurezza globale sono soprattutto gli adulti tra i 55 e i 64 anni (82%).
2) insicurezza economica che colpisce soprattutto le fasce di età intermedia (dai 25 ai 54 anni), il cui livello di preoccupazione si attesta intorno al 70% (su una media del 62% ).
3) insicurezza legata alla criminalità che è fortemente legata al genere ed è maggiore nelle donne rispetto agli uomini (44 vs 31%), ancora di più tra le casalinghe(46%). E’ alimentata, per Demos, dalle ore di permanenza di fronte alla Tv ma anche dalla povertà di relazioni sociali e personali. Infatti, cresce tra coloro che non hanno relazioni con i vicini di casa o vivono in zone isolate (43% vs 35% di coloro che hanno rapporti di vicinato). Il livello massimo di insicurezza si raggiunge tra coloro che dicono di sentirsi molto soli (60%).
Sul piano sociale e demografico, l’insicurezza incide profondamente nei settori “periferici” della società: disoccupati, donne e anziani.
(Fonte: www.demos.it)