In Italia, chi si occupa degli anziani in famiglia, sono quasi solo le donne: quasi 9 su 10 sono «caregiver», ovvero l’86% assiste, a diversi gradi di intensità, familiari malati, figli, partner e sempre più spesso genitori. Non solo, ma una su 3 se ne prende cura senza ricevere nessun aiuto. L'arrivo del robot Zora potrebbe aiutare i caregiver nella cura degli anziani e dei malati. L'uso di una figura «artificiale», come sperimentato in una struttura di cura per anziani vicino a Parigi, ha suscitato interesse in molti dei pazienti ospiti, fino a sviluppare rapidamente nei suoi confronti un attaccamento emotivo molto forte. Il robot funziona supervisionato da un’infermiera nascosta agli ospiti della struttura, di modo che si possano registrare le reazioni più «naturali» dei pazienti; non sostituisce il medico, non dispensa medicine o prende la pressione sanguigna, ma è più una compagnia in grado di aiutare negli esercizi di attività fisica, nei giochi e con la quale è possibile intrattenere anche una conversazione. «Mette un po’ di allegria nella nostra vita qui dentro» ha detto un ospite di 70 anni. «Le voglio bene e mi manca quando non la vedo».
(Fonte: tratto dall'articolo)